La poesia “Fasullo” di Horion Enky è un’ardente critica alla società contemporanea, colma di disillusione e accusa verso un sistema che si nutre di ingiustizie e superficialità. Le parole di Enky sono cariche di un dolore profondo e di una consapevolezza acuta della corruzione morale che pervade i pilastri della modernità.

Iniziando con l’immagine delle “Idee fasulle incorniciate nel nulla”, il poeta stabilisce immediatamente un tono di vuoto esistenziale, dove concetti superficiali vengono elevati a verità senza fondamento reale. La libertà, un valore sacro e fondamentale, viene descritta come una “preda designata”, sottolineando come essa sia diventata vulnerabile e manipolabile nelle mani di chi detiene il potere.

La figura dei “Sanguigni uomini senza valori” evoca l’immagine di esseri umani privi di principi morali, guidati unicamente dalla sete di denaro e da un desiderio incessante di dominio tecnologico. Questo ritratto di deumanizzazione è ulteriormente intensificato dalla descrizione delle vittime arrendevoli, che accettano passivamente il loro destino di sottomissione.

Il conflitto tra ricchezza e miseria è uno dei temi centrali della poesia. Enky denuncia il modo in cui la ricchezza si “nutre” di miseria, creando un ciclo viziato di oppressione e sfruttamento. La critica si estende ai “creduloni” che vengono sedotti dai “prototipi d’un falso benessere”, evidenziando come la società moderna abbia abilmente camuffato l’alienazione e lo sfruttamento come progresso e successo.

L’ultima parte della poesia chiude con un senso di inevitabile disfatta. Le “consapevoli cavie da laboratorio” sono simboli della nostra resa al sistema, che continua a sperimentare su di noi “con il nostro consenso”. Questo lascia il lettore con una sensazione di impotenza, rafforzata dall’immagine finale dei “satrapi che danzano sui nostri cadaveri”, un’immagine potente della completa disumanizzazione e del trionfo della tirannia.

In sintesi, “Fasullo” di Horion Enky è un potente grido di protesta contro l’indifferenza e l’avidità che caratterizzano la società moderna. La poesia interpella direttamente il lettore, costringendolo a riflettere sulla propria complicità e su come, anche inconsapevolmente, contribuiamo a perpetuare un sistema basato su valori fasulli e ingiustizie.

FASULLO di Horion Enky
Idee fasulle incorniciate nel nulla,
tramutano la libertà in preda designata
a soccombere sotto il peso d’un potere tiranno.
Sanguigni uomini senza valori,
aguzzini schiavi del denaro,
tecnologici fautori dell’inutile
s’asservono delle arrendevoli vittime.
La ricchezza si nutre di miseria,
assoggettando tutti i creduloni
ai prototipi d’un falso benessere
rendendoli inermi al suo cospetto.
Tutto vien calpestato or più ci si ribella,
consapevoli cavie da laboratorio,
dove mostri infieriscono su di noi con il nostro consenso,
satrapi che danzano sui nostri cadaveri.
Horion Enky