“Sul Sentiero dell’Assassino” è un giallo classicamente britannico che ci avvolge con il suo manto di mistero sin dalle prime pagine. L’autrice, E.C.R. Lorac, con la collaborazione di Mary Le Bourne, ci conduce attraverso una trama avvincente che si snoda nelle nebbie di una contea rurale inglese, dove segreti antichi e nuovi si intrecciano fino alle fredde scogliere del Canale della Manica.

La notte in cui Nicholas Brent e Dilys incappano nel corpo senza vita di un uomo dà il via a un’indagine serrata, costellata di reticenze e ostacoli, in cui la polizia si scontra non solo con la difficoltà di decifrare gli indizi, ma anche con il silenzio dei locali. Lorac e Le Bourne dipingono sapientemente un ritratto di una comunità chiusa in se stessa, dove ognuno sembra nascondere un pezzo della verità.

La prosa delle autrici è elegante e ricca di dettagli atmosferici, riuscendo a ricreare una tensione palpabile pagina dopo pagina. Il lettore è trasportato in una corsa contro il tempo per svelare un enigma che si infittisce ad ogni capitolo, come la nebbia che persiste nella contea, simbolo degli arcani che avvolgono la comunità e il delitto.

“Sul Sentiero dell’Assassino” si configura come un omaggio al genere del detective story, con tutti i crismi del caso: un delitto in una notte di gennaio, personaggi dal passato oscuro, piste che si moltiplicano e una soluzione che, quando arriva, è tanto sorprendente quanto ineluttabile. Lorac e Le Bourne ci offrono una lettura coinvolgente che saprà appagare gli amanti del genere e non solo, un romanzo che, una volta iniziato, è impossibile lasciare fino all’ultima, inevitabile rivelazione.