“Illuminazioni d’Infanzia: Ciao Mio Piccolo Amore” di Horion Enky. “Ritratto di un Ricordo Vivido”

Horion Enky ci invita ad un viaggio nei ricordi con la sua poesia “Ciao mio piccolo amore”, che affonda le radici nella tenera e tumultuosa stagione dell’adolescenza. L’autore riesce a catturare l’essenza di un primo amore nella sua più genuina e vivida rappresentazione.

Questa lirica è un delicato affresco di ricordi, dipinto con le parole di un narratore che rievoca un passato dolce-amaro, un primo amore che ancora brucia nel cuore con la luce di un faro nostalgico. L’immagine di una ragazza, bella e timida, che incrocia lo sguardo del poeta in un momento di disarmante innocenza, è un richiamo universale ai sentimenti puri che segnano la nostra giovinezza.

La poesia scorre con la grazia di un fiume di ricordi, portando il lettore a rivivere momenti dove la timidezza si nasconde dietro sorrisi impacciati e la vicinanza diventa un preludio al contatto, una promessa di intimità ancora da scoprire. La descrizione della giovane ragazza, i suoi capelli biondi che ondeggiano come grano al vento, e il suo profumo che si disperde come una brezza leggera, evocano un’immagine quasi idilliaca.

Enky parla di un amore che ha il potere di strappare il cuore dalle radici, un sentimento così intenso da sembrare folle, ma che in realtà è la più sincera espressione di affetto che due giovani possano sperimentare. Quella folgorazione adolescenziale diventa il simbolo di una purezza emotiva spesso dimenticata con l’avanzare dell’età.

Il poeta rende onore a quei sentimenti primordiali, quei sogni di eternità condivisi quando il futuro sembra infinito e l’amore immortale. “L’aria profuma ancora di te nei mie ricordi”, afferma, in una dichiarazione di fedeltà alla memoria che non conosce tempo né spazio.

“Ciao mio piccolo amore” è un tributo alla potenza di quegli amori primi e ingenui, quei sogni di ragazzini che, nonostante le prove della vita, resistono incancellabili nella mente e nel cuore. La poesia di Horion Enky è un delicato invito a non dimenticare, a custodire quelle prime esperienze amorose come tesori impagabili della nostra storia personale.