“Città della Pianura” di Cormac McCarthy, pubblicato il 18 aprile 2018, è il terzo e conclusivo capitolo della “trilogia della frontiera” dell’autore, un’opera epica che affronta i primi anni Cinquanta in un West sempre più al crepuscolo.

La storia segue i protagonisti John Grady Cole e Billy Parham, lavoratori di un ranch tra Texas e Messico. McCarthy ci trasporta in un mondo di ampi spazi, cavalli selvaggi e racconti di vecchi cowboy sotto il cielo stellato. Tuttavia, al centro di questo scenario pastorale, si sviluppa una trama complessa e coinvolgente che tratta di amore, sfide e questioni metafisiche.

John Grady Cole, al bordello, incontra una sedicenne di straordinaria bellezza, un incontro che cambierà il corso della sua vita e lo porterà a scontrarsi con Eduardo, un protettore-filosofo, in un duello epico e metafisico. McCarthy esplora il tema dell’amore e della sua connessione con la natura, mentre i protagonisti si trovano ad affrontare non solo le sfide della frontiera, ma anche le profondità della loro stessa esistenza.

Il romanzo è un inno alla bellezza e alla spietatezza della natura, che esplode sia fuori che dentro i personaggi. La scrittura di McCarthy è intensa e poetica, catturando la vastità del paesaggio e la complessità delle emozioni umane. La trama si snoda attraverso dialoghi profondi e momenti di silenziosa contemplazione, arricchendo la narrazione di significati più profondi.

La trilogia della frontiera si conclude in un West in declino, dove la natura diventa uno specchio della condizione umana. La capacità di percepire il respiro delle cose diventa un tema centrale, con i personaggi che cercano di comprendere la misteriosa forza che tiene insieme gli alberi, gli animali e i destini umani.

“Città della Pianura” è un’opera che richiede una lettura attenta e riflessiva. McCarthy affronta temi universali con una prosa che è al tempo stesso cruda e poetica. Il romanzo offre un’immersione profonda nell’animo umano, lasciando i lettori con interrogativi metafisici e una comprensione più profonda della natura umana e della sua connessione con il mondo che la circonda.

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