“Suttree” di Cormac McCarthy, pubblicato l’11 settembre 2014, è un’opera letteraria che si insinua nelle profondità dell’anima, portando i lettori in un viaggio straordinario nei colori mutevoli dell’infinito scorrere del fiume Tennessee.

Il protagonista, Suttree, abbandona una vita di privilegi borghesi e costrizioni religiose per ritrovare la sua essenza nella pesca dei pesci gatto tra le acque limacciose del fiume. Vive su una baracca galleggiante ai margini di Knoxville, immerso in un mondo in cui i confini tra realtà e metafora si sfumano. La sua esistenza è un’ode alla libertà, una fuga dalle pastoie della società per abbracciare la vera essenza della vita.

La prosa di McCarthy è poetica e al contempo cruda, trasportando i lettori nelle profondità del Tennessee e nella psiche di Suttree. Il fiume diventa un simbolo di costante movimento e cambiamento, mentre Suttree impara le lezioni che l’acqua offre. Il colore dominante di questa vita è l’acqua, e nelle sue pagine, McCarthy dipinge la tavolozza della vita con sfumature grigie, brune, nere, marroni, color peltro, ardesia, inchiostro o carbonio della cloaca maxima.

La narrazione segue Suttree nei suoi incontri con personaggi unici, come l’esilarante troglodita Harrogate, un giovane con una passione contronatura per i cocomeri e una determinazione feroce di trasformarsi in un ratto di città. Attraverso queste interazioni, il protagonista impara i colori più profondi e complessi dell’esistenza umana, immergendosi nelle sfide, nelle passioni e nelle ambiguità della vita di tutti i giorni.

“Suttree” è un romanzo che sfida le convenzioni narrative, un’opera di profonda riflessione sulla natura umana e sulla ricerca di significato in un mondo in costante cambiamento. McCarthy cattura la bellezza della vita e della sua impermanenza attraverso una prosa che è allo stesso tempo astratta e tangibile, evocando emozioni e riflessioni che persistono nel lettore anche dopo la lettura.

In conclusione, “Suttree” è un’esperienza letteraria unica, una peregrinazione tra le acque del fiume Tennessee e nell’anima del suo protagonista. Con la sua maestria nell’uso delle parole e la profondità delle sue tematiche, McCarthy crea un capolavoro che invita i lettori a esplorare i colori infiniti dell’esistenza, a tuffarsi nelle acque tumultuose della vita e a scoprire la bellezza nella sua più pura, e talvolta cruda, essenza.