La poesia “L’Ombrello Blu” di Cristina Saracano è una composizione evocativa che dipinge l’immagine di un’intimità persa nella vastità impersonale della quotidianità. Attraverso l’uso della pioggia come metafora dell’isolamento interiore, la poetessa crea un’atmosfera di solitudine e di ricerca, dove la figura dell’ombrello blu diventa simbolo di un ricordo e di un legame speciale.

Saracano descrive la pioggia come “egosita”, un neologismo che sembra combinare “egoista” e “osità”, dando vita a una pioggia che cade indifferente sul vissuto comune, forse addirittura concentrata su se stessa. È come se l’acqua, piuttosto che unire, separasse ancor di più l’io lirico dal mondo circostante, creando una barriera di distacco.

L’uso del termine “abitudine” in relazione alla folla evoca la monotonie della vita di tutti i giorni, quel fluire costante e senza volto di persone che si muovono meccanicamente. In questo contesto, l’io poetico si sente “smarrita”, alla ricerca di un “volto familiare”, qualcuno che possa riconoscere e che possa offrire un punto fermo nella pioggia di anonimato.

La speranza “senza appuntamento” riflette un desiderio profondo e forse irragionevole di un incontro casuale che possa rompere la routine, sottolineando un senso di attesa e di mancanza. Il ricordo dell’ombrello blu, che assume il ruolo di protagonista nel breve ma intenso verso finale, è intriso di nostalgia e simboleggia quel legame particolare che è stato, o che si desidererebbe fosse stato, un rifugio emotivo.

“L’Ombrello Blu” di Saracano è una poesia che parla al cuore di chiunque abbia mai provato la nostalgia di un legame perduto o la speranza di rincontrarlo inaspettatamente. È un frammento lirico che esplora la condizione umana attraverso l’immagine di un semplice oggetto, carico di significati personali e universali allo stesso tempo. Con poche righe, la poetessa riesce a condurre il lettore attraverso una gamma di emozioni, lasciando una sensazione di dolce malinconia e di comunione nei sentimenti più intimi e condivisi.

L’OMBRELLO BLU, di Cristina Saracano
Scendeva la pioggia egosita
Sull’abitudine della folla
Ed io, smarrita tra i miei passi
Cercavo un volto familiare,
Sperato, senza appuntamento,
Ricordavo il tuo ombrello blu

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