“Dalla stessa parte mi troverai” di Valentina Mira non è solo un romanzo, ma una navigazione incisiva attraverso le acque agitate della storia italiana recente. Candidato al premio Strega 2024, questo libro porta alla luce le cicatrici ancora aperte di una nazione che continua a confrontarsi con le ombre del proprio passato.

Il romanzo si apre con la notte tragica del 7 gennaio 1978, quando due giovani attivisti di destra vengono uccisi a Roma, un evento che si incide con forza nella memoria collettiva del neofascismo italiano. La narrazione ci trasporta poi all’arresto e alla morte misteriosa di Mario Scrocca, militante di estrema sinistra, creando un intrigo di verità nascoste e di versioni contraddittorie che sfidano il lettore a distinguere tra realtà e finzione.

Con abilità narrativa, Valentina Mira intreccia i destini di Rossella e Valentina, due donne unite dal filo invisibile della storia e dalle loro personali esperienze di dolore e di lotta. Il romanzo diventa così una riflessione profonda sull’amore e la vita, sulle promesse non mantenute di un’epoca che sembrava gravida di possibilità e invece si è rivelata carica di disinganni.

Mira affronta senza timori il “vittimismo osceno dei carnefici”, smantellando le retoriche e i miti di una destra che ha segnato il paese. Il suo romanzo è un’esplorazione cruda e necessaria dei sentimenti umani e della politica, un’opera che indaga la complessità delle nostre memorie e il peso delle scelte individuali e collettive.

“Dalla stessa parte mi troverai” è un invito a non dimenticare, a cercare incessantemente la verità e a riconoscere l’importanza del ricordo. Valentina Mira dimostra di possedere la capacità di guardare con occhio critico e sensibile alle pagine più dolorose della nostra storia, consegnando al lettore un’opera di grande attualità e di intensa emozione.