Ho voluto includere con questa opera pittorica di Elisabeth Louise Vigéè – Lebrun due tematiche odierne, una quella raccapricciante e inspiegabile, dolorosa e incivile, stolta e massacrante che è la guerra e per la quale è impossibile trovare degne parole ma soltanto ribrezzo e totale ribellione, senza parti alcuna e prese di posizione, la guerra come tale è altamente disprezzabile in una civiltà (e ho detto civiltà) moderna, in un Mondo dove la tecnologia e l’avanzamento culturale e scientifico già dovrebbero essere sufficienti per dialogare e scambiarsi, da persone qualificate e civili ,pensieri, opinioni e modi d’agire , se poi nel processo di combattimento si cade nell’omicidio, perchè quello sui civili e indifesi altro non è , allora non è comprensibile che un’intera “generazione” sia così “invasa” di odio da poter uccidere a sangue freddo….la guerra pur orribile e ingiustificabile non è assolutamente questa. L’altra tematica è quella della non considerazione delle donne, che potremmo ritornare comunque a riproporre in parte le parole che ho detto sopra, se siamo in un mondo “civile” la differenziazione, l’emarginazione, lo sfruttamento, la violenza non devono farne parte, oggi è la festa della donna, ma che non siano fiori o mimose ma pensieri e fatti, opinioni e scambi sereni, e non solo esclusivamente oggi.

Questo dipinto rappresenta due figure femminili che si abbracciano , una, quella con il mantello verde, colore della speranza, che è smosso dal vento altro non è che la Pace, l’altra, con i fiori intrecciati ai capelli e che porta una cornucopia è l’Abbondanza, a contrastare questo giubilo di tranquillità, questa luce se vogliamo di colori e di effusioni, un cielo minaccioso, nubi oscure che pare volgano a rovinare questo idillio.

L’opera è visibile al Museo del Louvre a Parigi ed è datata 1780 e firmata Lebrun e fu presentata al Salon nel 1783 dove riscosse un notevole successo.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine web: Elisabeth Lebrun – La pace che porta l’abbondanza