“Battito Infinito” di Silvia De Angelis è una poesia che cattura la transizione dall’oscurità verso la luce, dall’abbandono verso la libertà, descrivendo un cammino dall’assenza di vita all’affermazione pulsante dell’esistenza.

La Nottata Si Asciuga

La poesia inizia con l’immagine della notte che si “asciuga”, un tempo in cui il silenzio si presenta “sfibrato” e carico di vuoto. Eppure, in questo contesto privo di eloquenza e luce, si nasconde la promessa di un nuovo inizio.

Silenzio Che Opprime e Riscatto Che Libera

De Angelis descrive una quiete opprimente che sembra sfociare in un “quasi abbandono” da un “nulla che sfinisce”. La disperazione è quasi palpabile, ma non è l’ultima parola. Inaspettatamente, emerge un “senso di riscatto” attraverso i suoni della vita, simboleggiati dal “rumore di sciacqui mossi da corrente blu”.

Libertà e Godimento

La poesia procede verso l’apice di una rinascita interiore, con l’inaugurazione di “libertà pura” e “godimento”. Questo “battito infinito” è una metafora potente che parla dell’inestinguibile desiderio umano di cercare la gioia e la liberazione dal dolore e dall’oppressione.

Luce che Vince

Il climax della poesia è raggiunto con una singola parola: “luce”. È la metaforica alba che segue la notte oscura dell’anima, un simbolo di speranza e di eterna ricerca dell’uomo verso il calore e la chiarezza.

Riflessioni Finali

Con “Battito Infinito”, Silvia De Angelis ci offre una composizione che è tanto una meditazione sull’angoscia umana quanto una celebrazione della resilienza dello spirito. La sua poesia invita a ricercare la bellezza nella semplicità del “battito” quotidiano, trovando la sublime essenza della vita nella sua perpetua danza tra luce e oscurità.