Una sconfinata prateria, di Marcello Comitini

Una sconfinata prateria piena di angoli colorati da guardare come in un vecchio caleidoscopio, di quelli in cui i bambini non guardano più.

Angoli di luce, angoli bui, e migliaia di mani che sventolano le proprie dita come piccole nuvole dritte contro il cielo azzurro.

E tante tante voci si odono, nessuno parla la stessa lingua e nessuno capisce l’altro, ma tutti hanno lo stesso tono come in una grande arena dove sono riuniti clown di tutto il mondo a recitare ciascuno la propria parte.

Ciascuno se la ride, o ride dell’altro o si arrabbia, o ama o odia, mette un mi piace risucchiato nel nulla di un mondo inconsistente.