Il fumo

di Pier Carlo Lava

Come è ormai risaputo il fumo è estremamente dannoso per la salute  essendo la causa principale dell’insorgenze dei tumori polmonari e delle malattie cardiache.

I danni che il fumo, compreso quello passivo, crea alla salute umana sono noti ormai da diversi anni eppure, stando a recenti statistiche, sono ancora poche le persone che comprendono realmente tali rischi e che associano patologie gravi come quelle tumorali  al fumo, al punto che alcuni fumano anche in presenza di minori, in ambienti chiusi e soprattutto non si rendono conto che a volte il fumo passivo è ben peggiore di quello attivo. In Italia ogni anno, muoiono circa 90.000 persone di tumore, infarto, malattie cardiovascolari, bronchiti croniche e enfisemi polmonari dovuti alle esalazioni delle sigarette.

Negli ultimi dieci anni risulterebbe che il fumo abbia fatto più vittime di tutte le guerre dell’ultimo secolo e ogni anno provoca in tutto il mondo più morti di Aids, tubercolosi, incidenti stradali, omicidi e suicidi messi insieme. In tutto il mondo i fumatori uomini rappresentano il 47% della popolazione, le donne il 12% (con un consistente aumento nei Paesi in via di sviluppo).

Ogni anno le vittime del tabacco sono complessivamente circa 3,5 milioni, dei quali 600.000 per cancro da fumo passivo. Cifre destinate purtroppo a salire secondo le previsioni nel 2020 il numero dei morti aumenterà del 9%. In Italia i drogati del tabacco sono 14 milioni (fonte dati web) e, come se questo non bastasse il fumo fa anche ingrassare.

Questo è infatti quanto emerge da un indagine della Brigham Young University di Salt Lake City, pubblicata sull’American journal of physiology, endocrinology and metabolism, che ha sfatato la convinzione diffusa che smettendo di fumare si ingrassa.

Inoltre come riferisce Benjamin Bikman chi vive con un fumatore (soprattutto i bambini) corre maggiori rischi di problemi cardiovascolari e metabolici e più possibilità di diventare obeso. Negli Usa metà della popolazione è esposta almeno una volta al giorno al fumo passivo e circa il 20 per cento dei bambini vive con qualcuno che fuma in casa.

In Italia, spiega Giacomo Mangiaracina, presidente della Società italiana di tabaccologia, “c’è una progressiva riduzione dell’abitudine al fumo”, ma è sconcertante che continui ad abbassarsi l’età nella quale si inizia a fumare la prima sigaretta.

Ora però lo studio in questione elimina qualsiasi alibi per non smettere di fumare, (quantomeno dal punto di vista fisico e nutrizionale) dato che è dimostrato che smettere non fa ingrassare  ma è esattamente il contrario, è continuando a fumare che si aumenta di peso, con chiare e inevitabili conseguenze per la salute e soprattutto anche per chi ci sta intorno, famiglia e figli compresi.

La scienza grazie alla ricerca scientifica fa passi avanti nella medicina e nelle terapie, ma evidentemente l’informazione ancora no, dato che il 25% della popolazione italiana si espone ai pericoli del fumo passivo e, cosa ancora più grave e incredibile è che secondo i sondaggi, ancora oggi ben 8 cittadini su 10 non sanno (o forse non vogliono sapere) che provoca il cancro del polmone.

Ecco perchè il fumo della sigaretta è evidentemente a tutti gli effetti, assimilabile ad una droga come molte altre, solo che almeno sinora (ma a questo si dovrebbe porre rimedio con un apposita legge) non è ufficialmente riconosciuta come tale.