ALESSANDRIA, LA CITTA’ DEI “PALETTI DISSUASORI” – MA SONO LEGALI?

Paletti

Circolando per le vie della città, non si può far a meno di notare la quantità incredibile di “paletti dissuasori” che sono stati posti ai margini del manto stradale ad ipotetica salvaguardia del “parcheggio selvaggio”, anche con evidente dispendio di denaro pubblico.

Data la nostra attività, siamo sovente in trasferta in altre città, italiane ed europee ma, mai ci siamo trovati di fronte a cotanta solerzia “dissuasiva”. Ciò rappresenta anche un notevole ostacolo e pericolo per l’incolumità, non solo degli automobilisti ma anche per gli sventurati pedoni che, oltrepassando casualmente la linea demarcata da tali oggetti, si trovano immancabilmente a stretto contatto con le vetture sopraggiungenti.

Non parliamo poi, del “pericolo” che i “paletti dissuasori”, rappresentano proprio per gli automobilisti che, in caso di necessità di “scarto improvviso” (ad esempio per evitare un cagnolino che improvvisamente decide di attraversare la strada), o di un ciclista (non scordiamo che Alessandria, in tal senso, fa buona concorrenza alle città del Nord Europa per l’uso della bicicletta), che a volte si trova l’ostacolo avanti a se !!!

Sorge poi il fondato dubbio che tali “paletti dissuasori”, siano posti illegalmente, non tanto per l’averli piazzati ma per il come lo sono stati. Infatti, oltre che, la stragrande maggioranza degli stessi sono privi di catarinfrangente atto a segnalarne la presenza soprattutto di notte o in caso di scrsa visibilità (nebbia etc) invadono la carreggiata stradale, limitando la larghezza della medesima e riducendo il manto percorribile delle già anguste vie cittadine, particolarmente nel centro di Alessandria Al limite, dovrebbero essere posti all’interno dei marciapiedi!!!. Al proposito, sarà nostra premura contattare le competenti Autorità (ovviamente a livello Nazionale e non locale) in materia di viabilità e sicurezza, onde avere conferma sulla legittimità o meno di tali strumenti.

Sorge anche il dubbio che, ove siano stati piazzati da privati per delimitare la loro proprietà, essendo installati su suolo pubblico, non sia stata chiesta l’autorizzazione e pagata la relativa “tassa di occupazione suolo pubblico”.

Sarebbe opportuna una …seria….valutazione da parte della Pubblica Amministrazione sulla questione, onde evitare ulteriori problematiche al proposito e l’eventuale risarcimento danni agli “sventurati” automobilisti che dovessero inavvertitamente o per manovre di sicurezza, urtare i medesimi.

Globo Consumatori Alessandria