Momenti di poesia. La fine, di Letizia Di Cagno

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Quanto mi tocca da vicino
la scoperta del mondo!
Io sono un improvviso sciame
che strimpella, ai piedi della tua dinastia
felice. Sopravvivo a sorsi
alla carezza. È la tua;
perché decido l’amore
come la realtà che sente la marmotta
nel centro della sua silenziosa
buca. Affondo le dita in una cera
che non ustiona – a quest’ora
cantano i fiori, il tempo
si preannuncia come garante
della Bellezza.
Sento la fine
sgranocchiare il mio pranzo.