CARENZE

CARENZE, di Tania Scavolini

CARENZE

Un’insinuante percezione di distacco
si posa ai bordi della mente,
tra l’essere e il non essere presente,
tra l’inizio e la fine di rapporti scuciti
e ricuciti già troppo su toppe consumate.

Ci si aspetta tanto, ci si aspetta poco
fino a che anche quel poco si estingue,
strati di cicatrici e coaguli di sangue,
fino a ispessire la coscienza,
fino a formare una corazza
profonda fino al cuore,

assente di carezza,

abusata dal dolore.

#taniascavolini 15marzoduemila18