I tappi

I tappi nello spazio, la card di Casale e Alessandria che produce nuclei…

di Enrico Sozzetti   https://160caratteri.wordpress.com

Va tutto bene, per carità. La provincia alessandrina da sempre unita geograficamente e amministrativamente e da sempre divisa fra le sette città centro zona e aree che gravitano più sulle vicine Liguria e Lombardia che sul Piemonte, è eternamente contrassegnata da velocità diverse ed economie che a volte non hanno quasi niente e che vedere le une con le altre. Certo che se invece ci si sofferma ogni tanto su alcuni episodi, di per sé abbastanza piccoli e di apparente scarsa rilevanza, allora le abissali differenze emergono in modo clamoroso.

Quindi va tutto bene? Ecco tre storie, sintomatiche di come si muove il pubblico e il privato. Nel capoluogo c’è la Guala Closures, multinazionale leader nella produzione di tappi di sicurezza nei settori del beverage, farmaceutica e cosmetica con sede legale in Lussemburgo e stabilimento storico nella zona industriale D6 di Spinetta Marengo che, dopo avere congelato la vendita perchè le offerte arrivate sono risultate al di sotto del valore stimato di 1,2 – 1,3 miliardi di euro (debito compreso), adesso sembra essere orientata a procedere con una trattativa in esclusiva con la Spac Space 4.

Sbarcata in Borsa a dicembre nel segmento Miv, dedicato ai veicoli d’investimento, è una Special Purpose Acquisition Company (Spac) di diritto italiano promossa dalla società di investimento Space Holding – ha raccolto più di 500 milioni da 160 investitori – che ha già costituito e quotato altre tre Spac sul mercato azionario.

La società ha l’obiettivo di individuare un’azienda che sia un esempio di eccellenza dell’industria italiana e che sia interessata ad aprire il capitale a investitori istituzionali attraverso la quotazione delle azioni in Borsa.

Una operazione che non sembra proprio interessare più di tanto alla comunità locale, forse perché non comprende in modo chiaro quelli che potrebbero essere gli sviluppi a medio termine per la Guala Closures guidata da Marco Giovannini.

Sviluppi positivi, con il consolidamento del ‘cervello’ operativo alessandrino della multinazionale, ma anche negativi se dovessero prevalere logiche riorganizzative tipiche delle multinazionali a gestione prioritariamente finanziaria. Ma d’altro canto, la comunità locale non ha brillato per attenzione, acume e sensibilità nemmeno in vista della crisi della Borsalino. Sono stati ignorati tutti i segnali e le criticità, salvo poi alzarsi al mattino e scoprire che era stato dichiarato il fallimento.

Passiamo al commercio. Le associazioni di categoria (Confcommercio e Confesercenti) hanno scoperto, dopo vent’anni, che esiste una sede universitaria. E allora, durante un recente incontro pubblico si sono dette pronte a fare qualcosa per agevolare gli studenti e favorire, così, ricadute sulla rete del commercio al dettaglio.

In attesa di vedere quale progetto ad Alessandria verrà partorito, e con quali tempi, a Casale è stato firmato il Protocollo di intesa tra il Comune e le associazioni dei commercianti ‘Botteghe Storiche’ e Confcommercio – Unicom “per la fruizione, da parte degli studenti, della carta ‘Io Studio’ negli esercizi commerciali aderenti checonsente agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di usufruire di una serie di vantaggi e offerte economiche presso tutti gli operatori economici convenzionati.

La carta viene distribuita gratuitamente a tutti gli studenti e gli esercizi commerciali cittadini aderenti si impegnano a formulare specifiche offerte agli studenti casalesi”. A volte basta davvero poco.

Restiamo nel capoluogo che quest’anno festeggia gli 850 anni della fondazione. Tutto pronto, allora? C’è chi dice che siano in cantiere un centinaio di iniziative, ma siamo a fine marzo e di ufficiale si è visto ancora ben poco. Mentre si avvicina la data in cui verranno spente ufficialmente le candeline, il 3 maggio, la macchina organizzativa è impegnata nella creazione di comitati, consulte e ‘nuclei’.

L’ultimo, deliberato dalla giunta comunale, è quello ‘tecnico-operativo’ “di supporto alla Consulta scientifico-culturale a cui demandare, in particolare, la disamina delle ipotesi e proposte caratterizzanti gli aspetti più squisitamente scientifico-culturali relativi alle celebrazioni dell’850° anniversario della Città di Alessandria”.

I membri sono Roberto Livraghi, Giulio Massobrio, Roberto Maestri e Franco Castelli. Il nucleo ha come “prioritaria e iniziale funzione” quella di “attivarsi al più presto per l’individuazione dei componenti della Consulta scientifico-culturale per le celebrazioni dell’850° anniversario della Città di Alessandria, affinché quest’ultima possa essere convocata entro il mese di marzo 2018 e concorra alla definizione complessiva del calendario degli eventi celebrativi entro lo stesso termine temporale”.

Questo elemento operativo dovrà “porsi quale efficace trait d’union tra la Consulta stessa e il Comitato Promotore, con il compito “di delineare le principali proposte di eventi scientifico-culturali da sottoporre alla Consulta”.

Piccoli esempi di velocità decisionali, ricerca e investimenti per lo sviluppo, sostegno al tessuto locale, visione amministrativa e relativa capacità di programmazione.

Va tutto bene, per carità. Però…