Abbiamo incontrato Domenico Ravetti, candidato in Regione Piemonte per il Partito Democratico .

– Ci racconti chi è Domenico Ravetti.

Sono nato 49 anni fa ad Alessandria e sono figlio di operai.

Sono sposato con Monica e sono il padre di Federica, 18 anni e di Mattia, 8 anni.

Dopo gli studi e alcuni lavori precari, sono stato assunto nel 1996 dall’Automobile Club Italia e, dal 1999, sono il responsabile dell’ufficio di Casale Monferrato.

– Ha già alle spalle una carriera politica ventennale. Quali sono le tappe salienti?

La mia carriera politica inizia nel 1995 con l’elezione nel Consiglio Comunale di Castellazzo Bormida (terzo tra i più votati) e con la conferma avvenuta anche nel 1999 (primo fra i più votati).

Nel 2004 inizia la mia avventura come Sindaco di Castellazzo Bormida. Avevo 33 anni e mi è stato chiesto di affrontare una sfida difficile che alla fine è risultata vincente. La stessa emozione è stata riconfermata nel 2009 per il secondo mandato, quando, con tre liste a contendersi la vittoria, noi ce l’abbiamo fatta con oltre il 55%.

Ho svolto altri incarichi istituzionali:
– vice Presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Asl 20 eletto dai Sindaci della zona alessandrina e tortonese;
– per due mandati sono stato eletto Presidente del comitato dei Sindaci del Distretto dell’Asl di Alessandria;
– sono stato il coordinatore provinciale dell’Anci nella fase di costituzione del decentramento dell’Associazione Nazionale dei Comuni;
– ho vissuto un’esperienza significativa da consigliere di Amministrazione della Fondazione Uspidalet.

Dal giugno del 2013 a settembre 2013 sono stato il segretario provinciale del PD, risultato raggiunto con il voto dell’80% dei componenti l’Assemblea Provinciale.

A ottobre 2013 sono stato riconfermato Segretario in quanto candidato unitario e, dopo l’elezione in Consiglio Regionale, nel rispetto dello Statuto del PD che prevede l’incompatibilità tra i ruoli, ho mantenuto l’incarico sino a gennaio 2015.

Nella nuova esperienza di governo del Piemonte sono stato eletto alla Presidenza della IV Commissione Sanità, Politiche Sociali e Politiche per gli anziani. Inoltre, nel Gruppo del Partito Democratico, sono stato individuato come vice Capo gruppo.

Ad Aprile 2018 sono stato eletto Capo Gruppo del Partito Democratico.

– Perché ha accettato la ricandidatura?

Nel 2014, quando siamo stati eletti, abbiamo trovato una Regione al collasso finanziario. Il bilancio generale presentava criticità evidentissime. Ora il Piemonte è salvo, le politiche di risanamento permettono di guardare al futuro con sollievo. La strada per la crescita doveva passare attraverso delle scelte , che abbiamo fatto on responsabilità e correttezza. Sono contento della proposta di ricandidatura del mio Partito e felice per il riconoscimento del capolista.

Ho accettato perché voglio evitare al Piemonte un pericoloso ritorno al passato. Ad esempio la nostra Provincia ha intrapreso il percorso della ricerca scientifica sulle patologie ambientali e il corso universitario di medicina, che daranno a breve risultati per il benessere e la salute, ma anche per l’economia e il lavoro.

Vogliamo diffondere i valori della solidarietà e dell’ uguaglianza, impegnandoci a risolvere i problemi, perché questo è per me la politica.

Ringraziamo Domenico Ravetti, capolista PD alle elezioni Regionali, per la cortese disponibilità.