Spraytecs

Gent.mo dott. Sozzetti,

mi sembra corretto dare subito le mie impressioni su questo articolo che sembra voler sollevare più domande pruriginose sulla “misteriosa” storia di Spraytecs, che sulla concretezza della tecnologia di ingegneria ambientale proposta a nostre spese a difesa della collettività alessandrina dalle altissime concentrazioni di PM10 della sua città (a livelli record addirittura in Europa, visto che il Nord-Italia è la zona europea a più alto tasso di polveri sottili).

Pare che il centro di interesse dell’autore non sia in realtà il nostro PM-Capturer System presentato pubblicamente alla stampa in Italia ieri, le sue caratteristiche di sicurezza, le prestazioni, i principi di funzionamento, il livello di sicurezza del telecontrollo, autodiagnosi, della trasmissione dati e della loro validità, aspetti che sembrano invece interessare di più un ente scientifico di qualità indiscussa e internazionalmente riconosciuto quale è ARPA Piemonte, bensì come la nostra società che ha depositato il brevetto si finanzia e si sia finanziata, se abbia pagato eventuali multe, se abbia contenziosi con un fornitore (li ha avuti, certamente, visto che si autofinanzia da sempre) o con i vicini di casa.

Se addirittura in Spraytecs Technologies Ltd si sia in grado di comprendere quel che si propone e si vende sul mercato internazionale (possiamo produrle una lista dei nostri migliori clienti, troverà marchi come Pepsi, Schweppes, Orangina, Del Monte, Nestlè…), vista la genericità dell’oggetto sociale che per forza di cose il registro imprese inglese (ma anche per quello italiano e di decine di altre nazioni) viene sempre raggruppato in una frase generica per motivi di spazio, cioè il Codice Attività utile però a fini statistici nazionali.

Questa purtroppo non è l’unica “svista” del dott. Sozzetti, purtroppo nell’articolo ci sono diverse altre e più gravi imprecisioni che ci riserviamo di dettagliare allo stesso in altra sede e con l’ausilio del nostro ufficio legale, naturalmente.

Suggerisco comunque all’autore, in futuro e con il probabile risultato di rendere un miglior servizio ai propri lettori, di documentarsi con molta più perizia se davvero intende fare inchieste sulla storia di una società inglese. Onde non diffondere notizie assurde per cui Spraytecs Technologies Ltd sarebbe attualmente dormant (dormiente), avrebbe soci “strani” visto che i soci sono dei privati europei in ottima salute e non “cessati”, progetta e produce componenti per “troppi” settori merceologici, mentre l’autore “dimentica” che uno stesso componente può trovare applicazione in numerosi settori industriali.

Queste e altre inesattezze avrebbero potuto trovare ampie nostre risposte in un’eventuale intervista o colloquio, se i nostri due website (uno per i componenti, l’altro per i sistemi) non sono ritenuti di adeguata qualità dal dott. Sozzetti.

Non mi risulta infine che i costi di sviluppo di una tecnologia, di un brevetto, le strategie organizzative riguardo al personale coinvolto, alle officine esterne coinvolte ed il piano industriale di una società privata (inglese, italiana o di altra nazione) debbano necessariamente essere di dominio pubblico.

Preferiamo quindi concentrarci sul raggiungimento dei risultati tecnici che metteremo GRATUITAMENTE a disposizione della Città di Alessandria, anziché distrarci con chiacchiere e scoop, mi dispiace sinceramente, inesistenti. 

Cordiali saluti

Claudio Rizzo
Managing Director di
Spraytecs Technologies Ltd