di Cristina Saracano. Alessandria

Il gran lavoro per i componenti di seggio della settimana scorsa, si sta spostando ai diretti interessati, i politici, e al presidente della Repubblica, per poter formare un nuovo governo.

Dando uno sguardo d’insieme, si può notare la forte perdita di voti del Pd, che ottiene solo il 18%/19% rispettivamente alla Camera e al Senato, la Lega che batte Forza Italia di circa tre punti percentuali, il successo del movimento 5 stelle, circa 30% di preferenze e Liberi e Uguali, poco sopra alla soglia di sbarramento del 3%.

Queste elezioni non hanno reso giustizia alle donne, essendo i colleghi maschi stati candidati nei collegi uninominali più sicuri, inoltre, nel 2013, le donne in politica in Italia rappresentavano il 31%, contro il 36 della Germania e  il 43 della Spagna.

L’affluenza alle urne di poco superiore al 72% dimostra ancora una volta demotivazione e sfiducia nelle istituzioni, e grande insoddisfazione della gente.

Penisola spaccata in due: al Nord trionfo del centro destra, al sud dei pentastellati, che da qualche tempo catturano le simpatie delle classi sociali marginali, mentre il PD rappresenta ciò che resta del ceto medio.

Come si può notare: l’Italia è variamente rappresentata, sarà difficile accordarsi.

Una volta tanto confido nell’impegno e nell’onesta’ di chi ha avuto la nostra fiducia.

Un’ennesima delusione sarebbe davvero troppo.