Ancora un’estate
o un anno _ o un pezzo di vita _
è stata condannata inappellabilmente
bruciata al rogo
senza un lamento
senza un cenno
senza un fiato
senza aver gridato all’universo nulla
_ neppure annunciando a noi stessi
d’essere individui troppo stanchi _
 
ci dobbiamo rimettere al mondo
si partoriscono ideali
e figli
e parole
e silenzi
dimenticando il nostro dovere fondamentale
ché _ noi esseri umani _ tutti
dobbiamo principalmente
partorire noi stessi
ogni singolo giorno.
 
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Stalliamo in sabbie mobili
lasciandoci inghiottire
eppure sarebbe più prudente
farsi castelli di sabbia bagnata
restando su rive marine
sono assai meno pericolosi
ché _ prima o poi _ s’asciugano
illudono anche meno dei ritorni dal passato.
 
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Anime prigioniere
non ci specchiamo abbastanza
_ se non proiettandoci nei mali altrui _
sì che dovremmo liberarci dalla clandestinità
e scrutarci dentro
ammettendo coraggiosamente
ogni nostra responsabilità.
 
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Aiutiamoci e voltiamo le pagine
_ terminiamo i capitoli
ma cambiamo le trame _
riscriviamoci il copione da soli
rivediamo il detto
correggiamo il non detto
strappiamo gli appunti inutili
eliminiamo gli errori _ senza più punirci_
evitando di darci pene inutili
non facendoci ancora male.
 
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In questa bolla d’indeterminato
che è il mondo dell’esistere
puliamo stanze
scrostiamo muri
quando dovremmo pulirci l’anima
dai sedimenti
da ciò che è stato
da ciò che non è stato
da ciò che ci ha spaventato
da ciò che _ ancora _ oggi ci spaventa.
 
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Siamo tutti fragili
anche e soprattutto i forti
e siamo in balia del tempo
_ tanto galantuomo
quanto tiranno _ ricordiamolo
spenderlo male è atto sacrilego
pensiamoci ora che si leva un nuovo giorno
facciamone il primo dei nostri giorni neonati
ricordiamo i silenzi che ci siamo inflitti
recuperiamo i sorrisi che non ci siamo concessi.
 
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Non aspettiamo ancora per cominciare
a conoscerci da soli
per riconoscerci a vicenda
tanto da dire _ insieme _
che almeno qualcosa di buono
l’abbiamo posto in salvo
e non brutalmente ammazzato privi di umana pietà
rimediando anche alle parole peggiori
quelle inutili o aspre
quelle che non avremmo dovuto dirci mai.
 

 

killi sparre

K. Sparre Photography
@lementelettriche Poetry 22/08/2019 by Paola Cingolani