LA BELLEZZA ABITA QUI
“Vieni dal cielo profondo o esci dall’abisso,
Bellezza? Il tuo sguardo, divino e infernale,
dispensa alla rinfusa il sollievo e il crimine,
ed in questo puoi essere paragonata al vino”.
( C. Baudelaire, Inno alla bellezza)
Abita tra noi la Bellezza: se il Contemporaneo non riesce a coglierne lo splendore è perché egli è immerso nella nebbia rarefatta dell’esistenza, nelle miriadi di manipolazioni dell’esperienza in cui sono coinvolti l’Arte, la Natura e il “sentire”. Gli inganni sono messi in atto dagli individui e dai gruppi, nei loro rapporti liquidi, nel loro mutismo, nella loro corsa sfrenata verso la bulimia del possesso. Se il Contemporaneo, il Tecnologico, non riesce a intravedere un barlume di bellezza nel “cielo profondo”, o “nell’abisso” da cui essa origina, è perché l’uomo non abita più qui, è altrove disperso.
Ma la Bellezza non si pone al di sopra dell’umanesimo…
View original post 692 altre parole