GIOVANNI SEGANTINI

(Ala, Trento 1858- Schafberg Alto, Maloja 1899)

Pastora addormentata

1883-1884 circa

Olio su tela

Il dipinto risale al 1883 – 1884 circa, nel periodo trascorso dal Segantini in Brianza: ancora lontano dalla ricerca di una luminosità tersa che caratterizzerà il periodo divisionista, il maestro si mostra interessato alla composizione dell’immagine, alla scansione dei volumi e descrive il paesaggio con toni fusi e pastosi. Molti dipinti di questo periodo esplorano i temi della vita agreste e contadina nei quali Segantini cerca di individuare uno stato di sospesa comunione tra l’Uomo e la Natura il cui rapporto è contemplato con muta ammirazione. Belle sue opere ritroviamo pochissimi personaggi: contadini, pastori, e soprattutto greggi di pecore  (animale in cui il pittore finirà per trovare una grazia irripetibile) immersi in una natura accogliente e amica. In questo dipinto, infatti il tema bucolico assume i toni sospesi di un idillio naturale, quasi rurale, appena oscurato dalla malinconia pensosa che sembra voler velare il viso della pastorella e dall’incombere del paesaggio che nasconde l’orizzonte. Qui appare il tema molto caro a Segantini: la maternità, che nell’accostare la donna con il figlio al gruppo della pecora con l’agnello propone al pubblico un parallelismo tra il mondo animale e quello umano.