Alessandria today è lieta di presentare la biografia dello scrittore e poeta Gregorio Asero

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Gregorio Asero è nato a Paternò in Sicilia. Da ragazzo, con la famiglia, si trasferisce in un paese del Piemonte, dove abita tuttora. La sua formazione culturale è essenzialmente autodidatta e molto lo deve al periodo “Parigino” quando, a diciotto anni, vi si trasferisce dopo aver abbandonato la scuola (ambiente troppo angusto per i suoi sogni di libertà), dove inizia un percorso “culturale” a contatto con la vera istruzione: quella della strada degli anni 70.

Al posto dei banchi, dei libri e degli accademici, conosce altri maestri: gli artisti di strada, che lo proiettano in uno spazio fatto di conoscenze concrete: il mondo reale. Questa esperienza lo porta a riconsiderare il suo stile di vita e ad arricchire la sua spiritualità.

Fa propri alcuni modi di vivere e di vedere la vita dei giovani “clochards” post sessantotto, traendone insegnamenti che lo guidano tuttora e che, anche nella scrittura, lo fanno rimanere fuori dalle mode, per seguire il suo libero pensiero e innato spirito di libertà.

Tornato in Italia, inizia un’attività imprenditoriale che apparentemente non ha nulla a che fare con il mondo culturale, ma il suo animo di scrittore e poeta, contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, gli fa aumentare la produzione letteraria, sebbene gli scritti restino gelosamente conservati nei suoi polverosi cassetti.

È così, che quasi senza accorgersene, si trova ad avere una produzione di centinaia di poesie che inserisce in varie raccolte, e sei romanzi, che spaziano dalla letteratura drammatica, ai gialli, a compendi di pensiero, distinti in riflessioni e aforismi sui temi cruciali che caratterizzano la nostra esistenza. Ad oggi, la maggior parte delle sue opere è ancora inedita.

Va da sé che le sue riflessioni sono il frutto di osservazioni che, giorno per giorno, si srotolano nella quotidianità della vita di un uomo normale che vive il suo tempo. Il sogno dello scrittore è di ritornare a vivere in quella terra che, molti e troppi anni prima, da inconsapevole migrante, fu costretto a lasciare: la Sicilia. Si sa un conto sono i sogni, un altro la realtà. Ma ha imparato a non arrendersi mai e, a volte, le circostanze favorevoli si possono incontrare.