Alessandria, di Lia Tommi
Ognuna di loro ricorda quando è arrivata quella convocazione. Ricorda la gioia di poter lavorare, di fare quel lavoro di insegnante che tanto ama e in cui mette tanta passione. Ma ricorda anche quanto si è sentita sconcertata quando ha letto DOVE sarebbero avvenute le nomine, o dove già era assegnata.
Il nome di quella città di provincia, nella Pianura Padana, nota per le sue nebbie : Alessandria. Ricorda i dubbi, le incertezze, le paure, le lunghe discussioni con i familiari per organizzare tutto in vista di un’eventuale decisione, E poi la scelta di partire, per non perdere questa occasione. La vita che improvvisamente si interrompe, i progetti lasciati in un angolo, rimandati, gli interessi abbandonati. Un bagaglio da preparare, cercando di pensare a tutto. Una sistemazione da trovare, adatta a una donna sola.
Non troppo costosa, non troppo periferica. E poi la partenza, gli affetti da salutare, le lacrime da inghiottire, le paure e le speranze. Il senso di solitudine, che ti assale anche se sei una donna forte e abituata ai sacrifici. E poi la città sconosciuta si rivela, la scuola sconosciuta si rivela e i bambini e i colleghi rivelano il loro volto.
Scoprire che ci sono altre nella tua stessa situazione, trovare solidarietà e poi affetto, perché insieme si può sopravvivere. E piano piano diventare con loro come una famiglia, qui al nord, e condividere gioie e problemi. Trovare anche qualche collega del posto, che ti capisce e ti offre un sorriso, una mano, un affetto disinteressato.
E il tuo cuore violentato ritrova un po’ di calore, in attesa che arrivi il prossimo weekend lungo per correre a casa.
Ma soprattutto aspettare il Natale, quelle due settimane in cui riprendere con un po’ di calma il filo del discorso della tua vita, la tua casa, i tuoi affetti di sempre, da cui sei stata sradicata.
Natale sta arrivando e il vostro bagaglio è quasi pronto, i piedi scalpitano, il cuore attende. Abbiamo mangiato una pizza insieme per farci gli auguri, perché ci vogliamo bene, ma non vedo l’ora di potervi pensare a casa vostra, dove è giusto che siate, col sole sul viso e dentro di voi. Buon Natale, buon viaggio, mie care.
L’ha ribloggato su Alessandria today.