Quei dì ormai fuggiti, di Grazia Denaro
Oggi fischia il vento
e m’investe come schiaffo
in pieno viso…
ho una gran sete di sereno
e di canti nuovi
che cancellino quell’aura funesta
stampata sul mio volto.
Ma lui sbuffa di violento grigio
soffiando con veemenza
anche su tutto ciò
che ormai è incenerito.
Vorrei tanto risvegliarmi
in un mattino che elevi un canto
ad increspare in ristagni tranquilli
che riempia di speranza
e di pensieri a planare
nel giubilo dei giorni
adagiati in stagioni d’azzurri
e nel bisbiglio d’oro
di armonica luce
dì quei dì ormai fuggiti.
@Grazia Denaro@