LA NUOVA ALBA, di Gregorio Asero

LA NUOVA ALBA

Prima che la luce torni
dentro al suono di mille chincaglie
l’ultimo uomo passa
al grido di mille balene.
Suona terribile il canto dell’uomo
che muore
che scappa
che vive.
Squilla il suo volto
nel buio di tenebre lanterne.
Si svegli chi deve osare
e il giardino di rose appassite
al canto del gallo morente
entra fin dentro al tuo cuore.
Passano i guerrieri della notte
fra case che l’uomo non abita più.
La spada sferraglia nell’ultimo campo.
Turbata la farfalla dorata
dentro a un fucile si addorme.
Il baio mancino e selvaggio scalpita
sopra il lastrico rovente.
L’ultimo carro si accoda al grido dei sonagli.
Avanti inizi la nuova alba.
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da “Poesie sparse”
di Gregorio Asero
copyright legge 22 aprile 1941 n. 633