Ilsole24ore.com: Lavoro, perché in Italia conta più l’anagrafe della qualità

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Leggi anche: Chi ha detto che se hai una certa età sei da rottamare?, di Pier Carlo Lava: https://alessandria.today/2019/07/23/chi-ha-detto-che-se-hai-una-certa-eta-sei-da-rottamare-di-pier-carlo-lava/

Cosa rischia un paese che ha smesso di investire sulle nuove generazioni? Se ne parla in «Gioventù sprecata», libro-inchiesta edito da Castelvecchi . Ne pubblichiamo un estratto dedicato alla questione salariale: perché in Italia l’andamento delle retribuzioni dipende (quasi) solo dall’età e non dal proprio valore aggiunto

di Alberto Magnani

(Adobe Stock)

Essere giovani, sul lavoro, offre vantaggi o svantaggi. I vantaggi coincidono ad esempio con un maggior grado di aggiornamento sulle tec-nologie, la freschezza intellettuale e la possibilità di reinventarsi con maggiore rapidità rispetto ai colleghi senior. Gli svantaggi riguardano la minore esperienza e la prospettiva di incassare retribuzioni (e tratta- menti) meno gratificanti rispetto ai colleghi più attempati. In Italia la bilancia pende quasi solo sui secondi, a partire da uno dei fattori più tangibili: lo stipendio. I giovani italiani sono in media pagati di meno ri- spetto ai colleghi con più anni di esperienza, come se il certificato di na- scita fosse una condanna implicita ai propri obiettivi.. continua su: https://www.ilsole24ore.com/art/lavoro-perche-italia-conta-piu-l-anagrafe-qualita-ACSiWAb