Alessandria,  di Lia Tommi

“I miei Vangeli non sono quattro… noi seguiamo da anni e anni il Vangelo secondo Fabrizio  de André, un cammino cioè in direzione ostinata e contraria. E possiamo  confermarlo, constatarlo : dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori”.

Don Andrea  Gallo, nato a Campo Ligure nel 1928 e deceduto a Genova nel 2013, è  stato presbitero, partigiano, di fede cattolica e ideali comunisti,  anarchico cristiani e pacifisti,  prete di strada.

Attratto fin da piccolo dalla spiritualità dei Salesiani di San Giovanni Bosco, fece esperienza come missionario in Brasile e come cappellano in un riformatorio, dove utilizzò la pedagogia della fiducia e della libertà. In seguito è stato  cappellano del carcere di Capraia, e poi viceparroco della Parrocchia  del Carmine a Genova, dove fece scelte di campo con gli emarginati.  La Parrocchia  divenne punto di aggregazione di chi era in cerca di  amicizia e solidarietà, poveri ed emarginati.

Accusato di essere comunista, fu allontanato e poi l’8 dicembre 1970, accolto dal Parroco di San Benedetto al Porto:  don Federico Rebora. Qui, insieme a un piccolo gruppo, diede vita alla sua Comunità di base: la Comunità di San Benedetto al Porto.

Da pochi giorni si è  celebrato il 47° anniversario della Comunità,  che accoglie persone in difficoltà, soprattutto dei vicoli e bassifondi di Genova, offrendo un sostegno materiale e psicologico a coloro che si trovano in disagio psichiatrico, da tossicodipendenza da sostanze illegali o alcool.

Nel marzo 1983 si è  costituita  l’Associazione  Comunita di  San Benedetto al Porto, di cui fanno parte, nel nostro territorio, la Comunità “G.Rangone” di Frascaro e la Casa di Quartiere di Alessandria,  che ne ospita gli uffici e  realizza molteplici  progetti di aiuto e solidarietà.