Recensione di Cristina Saracano. Alessandria

Un thriller ambientato ai giorni nostri a Brooklyn.

Un professore universitario ombroso, un’immigrata irregolare dal Guatemala e una donna cilena si incontrano e si trovano coinvolti nella morte di una donna con imprevedibili sviluppi e vicissitudini.

Tre vite diverse, ma profondamente segnate dal dolore, dal susseguirsi di eventi tragici, dalla ricerca dell’amore che unisce e salda i legami tra le persone.

Un romanzo attuale che parla di immigrazione, di malattia, di morte e di voglia di vivere.

Una storia che ci lascia col fiato sospeso fino alla fine.

Perché, comunque, la speranza, non ci deve mai abbandonare.

Un’altra opportunità è sempre dietro l’angolo.

Così come, oltre l’inverno, attendiamo sempre un’invicibile estate.