di Annamaria Latini

Preziose luci
a illuminar il Palazzo…
saluti frettolosi
e compiacenti falsi sorrisi
alla comune gente per la via.

E poi la TV…
Abito impeccabile,
ed eloquente e sobrio
discorso di circostanza.
Puntuale, ogni anno,
l’occhio commosso,
per traccia lasciar sui bisognosi.

Intanto….

centellina il pensionato;
sfamar non puo’il giovane papa’
e l’ammalato indigente anela alla fine,
dalla malattia imprigionato.

E Voi rivestiti d’insaziabile agiatezza
che non conoscete la quotidiana miseria
ma che ben vedete ed udite,

osate definire pazzo il suicida;
un infausto incidente
il morto tra la folla
che esasperato dalla miseria
insulta e grida giustizia.

Quando sara’ Natale..

Sara’ in un piccolo barlume,
nell’Indegna e Privilegiata vita
che fine avra’.

Quel lontano giorno
la rinuncia sostituira’
l’avido avere
e l’equita’ regnera’ sovrana.

Quel giorno sara’ Natale!

Annamaria Latini