DAMMI

di Luigi Meloni

DAMMI

Dammi le tue mani per un’abbraccio,
dammi il tuo cuore cui tanto ho sognato
nella mia solitudine, lascia che i miei
battiti continuino a farsi sentire
come un orologio che canta i secondi
i minuti i millesimi di questo attimo.

Dammi il piacere delle belle cose
costruite con fatica che diventino calce
e tutti i desideri che s’infrangono
ancora giorno e notte e diventino piaceri.

Dammi tutto come la tempesta cerca la quite
o il mare si ribella contro rocce cantabriche
voglio solo che esca il sole e la luna di notte
dove la luce cerchi con ansia il giorno perfetto.

E così ancora una volta come tutte le primavere
tanto facilmente nasca in noi una rosa
e avere due ali per viaggiare ora che cerco
di chiudere tra le braccia i nostri sogni.
LUIGI MELONI