La forza della vita, di Sergio Pizio

Osare, per non perdersi tra le nebbie del nulla, oppure del vuoto opprimente come l’assordante silenzio dell’indifferenza. Quindi osa, senza avere paura di farlo, senza la soggezione di occhi indiscreti e truci che sembrano sviscerare in te quella voglia di librarti in volo.

Osa, cibati del tutto, perché il niente non appaga la mente e le carni, non fa ribollire il sangue assieme all’emozione dell’avventura… allora osa dannazione, e fallo assaporando gli schiaffi della vita, la polvere sollevata da chi corre nel senso opposto al tuo gridandoti nelle orecchie di seguire loro, leccarti le ferite delle parole e offese taglienti come affilate lame…oh si, sorridi e corri, corri, corri, lasciandoti alle spalle il marciume dell’ipocrisia mista ad ignoranza, amalgamata assieme ad un brodo repellente di putrida cattiveria. Sarai solo all’inizio.

Come le timide note di una chitarra davanti ad un maestoso tramonto acceso da mille colori e sfumature incantevoli. Poi le dita insisteranno ancora di più sulle corde della chitarra stessa, assumendo una consistente sicurezza nel catturare l’attenzione di sporadici e disinteressati spettatori.

Ma poi…ecco che il crescente amplesso musicale comincia a diventare qualcosa di meraviglioso, stimolando l’attenzione della gente, facendola godere di una melodia così…così sublime, intensa e complice, esplodendo in un idilliaco quanto emozionante, passionale e struggente assolo percependo il sapore di una energia chiamata vita.

Un frammento della tua anima che si libra nell’etere, abbracciando l’amore della vita. La tua vita. Io immagino la mia vita in questo maniera, gustando ogni minimo secondo di questo tempo in questo momento, in questo mondo chiamato Terra. Osa, perché il tempo e solamente una illusione all’interno di un concetto trabocchetto che sottrae energia vitale. ( Sergio Pizio)