Il gatto. Luciano Erba e Giovanni Raboni, recensione di Elvio Bombonato
Un gatto intellettuale
Esplora tutte le scatole
perlustra tutti i cassetti
curiosare per decifrare
questo è il gatto ermeneutico
Il suo pensiero forte è miagolare
di notte tra i parafulmini sul tetto
il suo pensiero debole ma sapienziale
ronfare davanti al caminetto
(LUCIANO ERBA)
Il ritratto regale del gatto è un’allegra parodia della filosofia contemporanea, ermeneutica, ma scissa tra il pensiero forte del passato e quello debole del presente (Vattimo-Rovatti). Ironia per accostamento. Il filosofo è il gatto, che esplora (le scatole), perlustra (i cassetti), intento a curiosare per decifrare.
La sua ricerca sapienziale si traduce in comportamento, miagolare sul tetto e ronfare presso il caminetto. Una quinta rima e una quartina, con – presumibilmente – 3 novenari; 3 endecasillabi, 1 settenario, 1 doppio senario e un 1 doppio settenario. Rime: tetto/caminetto/cassetti; le 4 interne in –are.
foto: https://www.youtube.com/watch?v=XZCLwx53R7M
GIOVANNI RABONI
Un gatto più un gatto fa due gatti un gatto meno un gatto fa un gatto andato via speriamo che torni presto che non si perda che non si faccia male che per strada stia attento a non attraversare che trovi sui tetti la strada per tornare che torni a casa prima di sera con la sua bella coda dritta come una coda disegnata
La poesiola, fondata sull’iterazione della congiunzione “che”retta da speriamo, dopo l’incipit infantile, riproduce il parlato quotidiano. Raboni (1932-2004), uno dei massimi letterati italiani degli ultimi decenni, fu anche un grande traduttore; straordinaria impresa l’intera “Recherche” di Marcel Proust.
foto: https://it.wikipedia.org