Vorrei poter vedere
emergere
prodigi
da profondità
abissali
ma stallo
su questo battello
senza un’ancora
scarrocciando
la mia mente divaga
generando un assunto
per cui la verità _ forse _
è scevra dall’umanità
ci è ignota
e il vento mi frusta il viso.
*
Non farò mai approdo
ho abbandonato il timone
stracciando ogni carta nautica
scientemente
se comparisse un’isola deserta
sarebbe senza bottiglia alcuna
ché ho terminato i messaggi
la mia rotta _ adesso _
vuol’essere solo la deriva
accolgo i miei limiti umani
e guardo le stelle cadenti
tramutandomi in pixel di luce
un giorno mi scomporrò
irradierò l’universo.
Photography Georgia Rose Hardy – Poetry Paola Cingolani @lementelettriche 04/07/2019
L’ha ribloggato su lementelettriche.
Grande raffinatezza poetica in questo valido cantico, in cui immagini del profondo vengono esposte con una speciale e densa delicatezza d’animo, che esalta egregiamente il contenuto della lirica.
Poesia molto apprezzata, un abbraccio poetessa
@silviadeangelis40d Mi sei mancata: ti ringrazio molto dell’attenzione. Trovo sia un grande premio.
Un abbraccio a te, poetessa