E Alessandria si farà bagnare il naso anche da Acqui sul turismo?

di Enrico Sozzetti   https://160caratteri.wordpress.com/

A volte è sufficiente scorrere le cronache dei giornali per capire che Alessandria continua a essere da un lato immobile e dall’altro ad avvilupparsi intorno a progettualità autoreferenziali. Restiamo sul fronte del turismo e sulla novità rappresentata dalla nascita della nuova Agenzia turistica locale (Atl) “Langhe Monferrato e Roero” che vede unite Asti e Alba.

e alessandria

Le due città hanno deciso di dare una svolta netta al processo di promozione creando un asse forte, a discapito del progetto originale che doveva vedere tutto il Monferrato e il territorio alessandrino unito insieme alle altre due realtà.

Sul fronte delle responsabilità ovviamente tutti scaricano sugli altri, resta però il fatto che a parole sia l’Astigiano, sia l’Albese (insieme alla Regione Piemonte) guardano con simpatia e interesse alle decisioni che potrà prendere l’Alessandrino, ma intanto vanno avanti a spron battuto sulla loro linea. Basta vedere cosa sta accadendo proprio fra Asti e Acqui Terme

Il primo incontro ufficiale è avvenuto nella prima metà di ottobre quando le due amministrazioni comunali sono incontrate per parlare di “nuove alleanze, di progetti comuni e di collaborazioni per promuovere e valorizzare il territorio con una prospettiva più ampia, che supera le logiche dei confini provinciali” come si può leggere sulle pagine locali de La Stampa. L’appuntamento era stato preceduto da “colloqui informali tra i sindaci delle due città”.

E, sempre sulle colonne astigiane del quotidiano, si legge ancora che l’assessore al Turismo del Comune di Asti, Loretta Bologna, sta “ragionando per un’iniziativa in comune per la realizzazione di una pista ciclabile”. Intanto il 12 ottobre il Consiglio comunale di Asti esaminerà la pratica di liquidazione (per la parte di competenza) dell’attuale agenzia di promozione turistica. La decisione di allearsi con Alba, si legge, ha visto agire in modo “compatto” il Comune, la Fondazione Cassa di risparmio, la Provincia “cui si sono aggiunte altre forze, dai Consorzi di tutela dell’Asti Docg a quello della Barbera e dei vini del Monferrato, alla maggioranza dei Comuni astigiani”. Tutti uniti.