Poesia di Federico Garcia Lorca
IL POETA PARLA AL TELEFONO COL SUO AMORE
Nella cabina, dolce,
la tua voce irrigava
la duna del mio petto.
Per il sud dei miei
piedi, primavera e
al nord della mia
fronte, fior di felce.
Pino di luce nello
spazio stretto,
canto di rugiada,
né semente, e per
la prima volta il
pianto prese
ghirlande di
speranza per
suo tetto.Dolce e lontana
voce a me
versata, dolce
e lontana voce
assaporata.
Lontana e
dolce voce
affievolita.
Lontana
come oscura
cerva in pena.
Dolce come
un singhiozzo
fra la neve.
Lontana e dolce
dentro la mia carne.
@ Barbieri Donatella
12.3.2019