VIOLENZE, di Grazia Torriglia

VIOLENZE

Ti guardava quando..per la strada
Camminavi spensierata
Con la gonna al vento
Su quei primi tacchi ancora bambina.

E ti seguiva
E ti aspettava al ritorno da scuola…
Finché un giorno
All ingresso del portone di casa
Si avvicinò e ti aprì il portone ..con galanteria..
Ma il suo sguardo gentile
Divenne cupo
Quando foste nell androne.

Subito ti fu addosso
E le mani violarono
E strapparono e la sua bocca
Serro’ il tuo urlo.

Poi la violenza estrema
E ti lascio lì a terra
Tra lacrime e sangue..

Indifferente e laido
Andò via.

Grazia Torriglia @