Sozzetti: Il ‘Cangiassi’, l’ex bar di Alessandria che proprio non piace a nessuno…

di Enrico Sozzetti   https://160caratteri.wordpress.com

il Cangiassi

Ad Alessandria c’è un ex bar che proprio non piace e che nessuno vuole. Almeno così sembra. Siamo ai giardini pubblici vicino alla stazione ferroviaria del capoluogo, l’ex bar si chiama ‘Cangiassi’ ed è stato ‘graziato’ dall’abbattimento per precisa scelta dell’amministrazione di Palazzo Rosso che ha avviato una “trattativa privata previa gara ufficiosa” per la “cessione dell’immobile di proprietà comunale”.

Ma nessuno si è fatto vivo per partecipare alla trattativa che scadeva il 30 novembre. E allora? Come spesso accade in Italia, si cambiano in corsa i tempi, andando al mese di febbraio del 2019.

Ma cosa è successo? Basta leggere la determinazione dirigenziale del 22 novembre, numero 3626, firmata dal direttore del Settore Urbanistica e Patrimonio, architetto Pierfranco Robotti.

“La scadenza per la presentazione delle offerte è stata fissata il giorno 30 novembre, per cui le richieste di sopralluogo avrebbero dovuto pervenire agli uffici entro il giorno 16 novembre”. Ma è pervenuta “una sola richiesta di sopralluogo dell’immobile, circostanza che fa presumere che potrebbe essere presentata un’unica offerta di partecipazione alla gara.

Detta partecipazione non è comunque garanzia di affidamento della cessione e costituzione del diritto di superficie trentennale, relativo all’immobile comunale sito nei giardini pubblici antistanti la stazione ferroviaria denominato Ex Bar Cangiassi”. L’amministrazione comunale “intende favorire una molteplice adesione alla gara da parte degli operatori del territorio che potrebbero essere interessati alla riqualificazione dell’Ex Bar Cangiassi, scongiurando un possibile esito negativo della procedura” si legge sul documento.

Ecco quindi la soluzione: per la presentazione delle offerte “il termine è prorogato al 28 febbraio 2019”, mentre quello per le “operazioni di gara” slitta al giorno “11 marzo 2019”. Se c’è qualcuno interessato, si faccia avanti.

Però rimane un dubbio. L’unica richiesta di sopralluogo dell’immobile è arrivata da un soggetto che per qualche motivo non ha convinto, visto che il dirigente scrive che la “partecipazione non è comunque garanzia di affidamento della cessione”? Attendiamo fiduciosi la “molteplice adesione alla gara da parte degli operatori del territorio”, come auspicato dall’amministrazione, per bocca del dirigente.

Certo è che se davvero non c’è nessuno che ritenga quello spazio sfruttabile per “attività di servizi di interesse generale e/o più prettamente di carattere commerciale (quali gelateria, pasticceria con bar, sala da the di servizio, bar, ristorazione) e/o di vendita di articoli sportivi e per il tempo libero, di prodotti del territorio in genere, o a tutte assimilabili ”, allora non si capisce l’ostinazione a non abbatterlo, come già fatto con gli altri ‘ecomostri’ di fronte alla stazione.