Silenzio (Estate 1990) di Vincenzo Pollinzi

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La carezza lieve
di vento e salsedine
lascia la sua impronta
sulla mia pelle,
il mare visto dalla collina
è tutto un luccichio,
uno sfavillare di luci
che si rincorrono tra loro,
la luna osserva tutto
come una Madre,
la sua luce discreta
e le stelle sopra di me
sembrano offrirmi
la loro compagnia.
Il silenzio,palpabile,
che annulla il tempo,
vince le mie paure
e mi ricorda
che non sono solo.
Sento che è
tutto cosi grande,
ho paura di esserne travolto,
io,che ne sono solo
una piccola parte
nella nullità di un niente,
e penso alla Grandezza
della Natura e a quella
di un Dio che
sembra molto distante
ma mai come adesso vicino.
Lontano all`orizzonte,
timido compare il primo sole,
le ultime stelle,ormai
stanche,indugiano
prima di spegnersi,
povere fiammelle
in una lenta agonia
per rinascere ogni sera
con la forza dell`inerzia
su tutte le vicende
degli umani.

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