Intervista alla poetessa Maria Cannatella: il mio sogno più grande è diventare una brava scrittrice

di Pier Carlo Lava

Maria Cannatella è una scrittrice autodidatta, l’abbiamo scoperta tempo fa per caso, come sovente succede, su Facebook, così tramite la nostra pagina social ha iniziato a inviarci poesie e filastrocche che abbiamo pubblicato prima sul blog Alessandria post e ora su Alessandria today, dove hanno sempre registrato un buon riscontro, per conoscerla meglio l’abbiamo intervistata, queste le sue risposte alle nostre domande.

Maria Cannatella

Ciao Maria e benvenuta nel blog, ci racconti chi sei, di cosa ti occupi e qualcosa della città dove vivi?

Sono Maria Cannatella, ho 50 anni. Vivo ad Albano Sant’ alessandro (BG).

Sono nata a Palermo, una città meravigliosa, poi nel 95 prima mi ero trasferita a Norimberga (Germania), ma ho capito che non ci stavo bene, perchè il maggiore problema l’ho riscontrato con la lingua, non è facile inserirsi in un posto se nessuno ti capisce quando parli, ma anche io mi sentivo completamente fuori posto, ed allora nel 98 ci siamo trasferiti prima a Grumello del monte, poi dove mi trovo adesso cioè Albano.

Ma invece di un futuro migliore, ho trovato solo problemi che stavano aspettando me. Tutto andava bene finchè non iniziò la crisi, che nella mia vita e nella mia famiglia ha avuto una un ruolo importante, perdere il lavoro è stato molto brutto, così senza volerlo mi sono scontrata con vari problemi ed enti incompetenti.

Il paese dove vivo una volta mi piaceva, lo vivevo bene, ma dal 2015 ho visto  e subìto tante brutte cose che mi hanno ferito molto, adesso non mi piace più per nulla, la gente troppo indifferente, chiacchierona ed a volte maleducata, dal primo all’ultimo cittadino, forse solo una ventina di persone mi salutano, per tutti gli altri sono invisibile.

Lavoro in una cooperativa di pulizie, sono la signora che la mattina alle cinque va a pulire le palestre del paese, un lavoro misero di due ore al giorno, quando prendi quei due soldi di stipendio, non sai cosa fare prima, ed io non so fare i miracoli.

Cosa ti ha spinto a scrivere e come definiresti una scrittrice?

Ho scritto qualche poesia più di trenta anni fa, per una delusione d’amore, il primo fidanzatino, l’amore che avevo per lui, nella sua mancanza mi ha portata a scrivere per sentirmi meglio, a volte piangere fa bene.

Tante volte avevo pianto, ma ormai è acqua passata, poi nel 2012 dopo aver subito un intervento al cuore, forse per trovare un modo per far passare il tempo, ma sinceramente la spinta mi è stata data da un cretino che un giorno mi disse ” FALLITA”, da la, io non ho capito più nulla.

Dovevo dimostrare a me stessa e a tante altre persone che io non sono una fallita e così ripresi dopo tanti anni carta e penna ed iniziai a mettere nero su bianco ciò che pensavo. Non ho un genere per la scrittura, scrivo solo quello che mi detta la mente. Si scrive per amore, solitudine, ma anche tanta rabbia, lascio al mio umore l’argomento da scrivere ed il genere.

Nel 2015 avevo deciso di separarmi da mio marito, succede, dentro di me non c’era più l’amore di una volta, i sentimenti erano cambiati ed io volevo stare da sola, ma ancora ad oggi nonostante tutto nulla è cambiato nella mia vita. Sono stata arrabbiata e lo sono ancora con chi si è intromesso nella mia vita, ed ha manipolato la mia vita e quella della mia famiglia, senza aver un minimo di rispetto della mia persona, non avendo nessun rispetto per due ragazzini. Un’assistente sociale mi ha resa da un lato più forte, più sicura, ma dall’altro lato mi ha distrutta pscologicamente, perchè ciò che mi hanno fatto un giorno io lo farò saper a tutto. Un giorno scriverò un libro sulla mia separazione, la mia vita degli ultimi anni e far sapere alla gente di quanto si abusa del potere che si ha, ma questa è un’altra storia, un giorno arriverò anche a questo, perchè devo farli vergognare tutti per il loro comportamento di gente senza sentimenti ne rispetto per chi ha veramente bisogno.

Una scrittrice io la definisco libera dai suoi pensieri, libera nella sua mente e poter esprimere anche con una poesia quello che si ha dentro, magari a parole tutto è più difficile, invece scrivere lo trovo più facile. In una poesia c’è l’anima della poetessa, ma non tutti la capiscono, ancora meglio, fanno finta di non capire, perchè le persone sono molto diverse tra loro.

Filastrocche

Tu hai scritto Filastrocche di Altromondo editore? C’è ne vuoi parlare?

Il mio primo libro è servito per  capire come funziona una casa editrice, ed io ho capito che funzionano male.

Una casa editrice ti stampa un libro, poi il suo lavoro finisce da quel momento, invece credo loro devono essere i primi ad aiutare uno scrittore emergente, altrimenti non ci saranno mai possibilità che uno scrittore emergente possa avere un po’ di successo. Da quando scrivo ho imparato ad ascoltare e vedere in un modo che mai avevo fatto, peccato che adesso vedo e sento troppe brutte cose.

Come sei arrivata a pubblicare il tuo primo libro e quali sono state le maggiori difficoltà che hai incontrato?

Con il primo libro io non ho fatto quasi nulla, tutto ha fatto un mio vecchio amico, io non avevo nemmeno un PC, tutto è stato difficile per questo, io ho spedito gli elaborati a lui e poi le ha mandate a qualche cosa editrice, una di questa ha risposto ed allora è nato il primo libro, con tanta delusione devo dire, perchè non avevendo alcuna esperienza non ho capito più di tanto. Il secondo libro anche di Filastrocche l’ho pubblicato l’anno dopo con la CTL Liburni e poi a luglio del 2017 ho pubblicato il mio libro di poesie Oltre le apparenze, con la casa editrice Aletti, ho visto l’indifferenza totale delle case editrici.Tu non sei nessuno, basta.

Una casa editrice dovrebbe essere la prima ad aiutare il suo autore, non spamparle solo il libro. Oggi le difficoltà peggiori si incontrano al momento che si dovrebbero fare le presentazioni, i comuni ti chiudono la porta in faccia, dicendo che non viene nessuno, prendendo scuse su scuse. Anche il mio comune di appartenenza mi ha sbattuto la porta in faccia. Nel 2017 appena uscito il mio secondo libro di filastrocche, l’ho portato all’assessore, ma dopo quindici giorni mi ha contattata dicendomi che a maggio ci sarebbero state le votazioni. Tutto questo a marzo, le votazioni sono poi state la prima settimana di giugno, finite quelle non ho più avuto nessuna risposta, ho capito che della signora che fa fa le pulizie e vive in una casa comunale non importa a loro che sono persone di un certo livello. Infatti quando poi ho pubblicato il mio libro di poesie Oltre le apparenze, non sono andata a portare il mio libro nuovamente in comune, dato che non importa di me. Io non busso mai ad una porta una seconda volta se alla prima nessuno mi apre. Evidentemente si vergognano di me. Il problema è loro, non mio. Fanno ciò che vogliono e le fa comodo ed io vado fuori paese per farmi conoscere. Ho presentato il mio libro di filastrocche alla biblioteca di Brusaporto (bg) dove dieci filastrocche sono state animate, ed è uscito fuori un vero spettacolo teatrale molto bello.

Oltre le apparenze, l’ho presentato alla bibliotaca di Grumello del monte.

Un’emozione meravigliosa, tutti si sono commossi, ed io ero davvero emozionata. Ho avuto tanti ringraziamenti e complimenti da parte delle persone che erano in sala. Adesso attendono il prossimo libro, spero a breve sia pronto.

Tu oltre alle poesie scrivi anche filastrocche e satira, c’è ne vuoi parlare?

Le filastrocche sono nate così quasi per caso, forse un modo per azionare la mente, mentre la satira è nata dalla rabbia dopo la mia separazione, avevo bisogno di sfogarla in qualche modo. Ma credo che la poesia mi appartenga molto, ho più di 500 poesie, mi piace la poesia, arriva all’improvviso, senza nemmeno pensarla è lei che mi fa scrivere queste emozioni. La poesia è solo un’insieme di sentimenti ed ognuno di noi li manifesta in modo differente, più è la sofferenza e più bella nasce una poesia, a volte dopo averle scritte, leggendole mi emoziono.

Sono fiera di me. Dopo il primo concorso il Parnaso, ho iniziato a scrivere in vernacolo, sicuramente la mancanza della mia terra in quel periodo della mia vita l’avevo avvertita, colpa dei tanti problemi che mi son stati arrecati.

Ma io sono sempre una persona che prende subito il lato positivo delle situazioni, così niente più satira ma poesie in dialetto siciliano.

Una poesia in dialetto è ancora più bella, diverse sono le emozioni che trasmette. Mi piace.

Ho iniziato intanto a partecipare a qualche concorso ed essere apprezzata tantissimo, quindi per me una bella conferma, quello che scrivo piace alla gente. Ho vinto tantissimi premi e diplomi, mi sa che che sono brava davvero, ne elenco alcuni:

Il Parnaso (primo concorso), dove ho partecipato con la lirica in italiano Foglio e penna, molto apprezzata da tante persone , ho ricevuto un attestato di merito, l’antologia con tutti i poeti partecipanti da quattordici nazioni, perchè è un concorso sui social dove possono partecipare tutti.

Da questo concorso ho conosciuto il Sig. Pier Carlo Lava.

Nel mese di aprile arrivo inaspettatamente ad un terzo posto nel concorso Apri il cuore alla poesia, con la lirica Profumo di zagara.

Fino ad oggi l’emozione più grande, forse perche non mi aspettavo nulla, ma sono stata felice da morire. Concorso organizzato da Fiore Sansalone e la sua squadra.

Nel mese di lugio ancora ricevo una menzione d’onore con la lirica in vernacolo IDDa  (lei), la mia prima poesia in vernacolo ha avuto molto successo. Il concorso organizzato da Luigi Bulla, via, vita est, prima edizione.

Ancora poesie Apri il concorso alla poesia, ho partecipato con la lirica  Paura di dimenticare e una lirica in vernacolo Malasorti (brutta sorte).

Ho ricevuto una menzione speciale con il vernacolo.

Nello stesso mese ricevo due menzioni d’onore al concorso Verbumlandiart, con la lirica in italiano Il cimitero del mare ed un racconto Loris e il villaggio in bianco e nero.

Mi piace scrivere racconti, anche loro arrivano all’improvviso.

Ho partecipato anche alla fiaba di Selvino con un racconto La notte di Natale, una bella esperienza, ma c’erano 380 racconti ed io non avevo nessuna speranza.

Poi ancora una volta il Parnaso, questa volta ho partecipato con il vernacolo Ri notti ( di notte) poesia nata per il terremoto di quel momento , anche stavolta ho ricevuto un attestato di merito.

Arriva il concorso il sabato del villaggio, dicembre 2017

Ricevo un Economio d’onore con la lirica in vernacolo dedicata a mio padre Mancia e sghigna (mangia e scappa).

Un quinto posto con la lirica Scriverò ed una menzione della giuria per il mio libro di poesie Oltre le apparenze.

Sono stata molto emozionata, in tutte le sezioni ho ricevuto qualcosa.

Il vernacolo comincia davvero a piacermi, ad ogni concorso è presente.

Ad aprile 2018 con Poesie sotto il vulcano, ricevo ancora tante belle cose.

Il mio Oltre le apparenze è arrivato ad un secondo posto.

Nella sezione in vernacolo con la lirica Nica (piccola) sono arrivata ad un terzo posto. Una poesia scritta per mia figlia Sara.

E poi una menzione di eccellenza con una lirica del mio libro Albero maestoso. Tutto è stato emozionante.

Nel febbraio 2018 ancora un concorso di Fiore Sansalone, dove ho partecipato con la lirica Palermu mia ( Palermo mia), ho ricevuto una menzione di merito e poi un diploma d’onore con la lirica in italiano dedicata ai miei figli. A voi figli miei.

A marzo Persephon, fior di poesia, ho partecipato con 4 liriche.

A una matri ( ada una madre) menzione d’onore.

Chista è a me vita ( questa è la mia vita) Premio Atlantide

Vecchie scarpe con un diploma di merito.

Racconto di me, ancora un premio Atlantide.

Quattro premi su quattro poesie, non pensavo, ma sono stata felice davvero.

A maggio del 2018 Concorso Sul far della sera, tre liriche e tre premi.

Fanno male le parole, diploma di merito.

La notte, una menzione di merito,

A sira ( la sera) tema del concorso, ricevuto un premio speciale.

Nel mese di giugno altro concorso Magna Grecia, dove ho partecipato con tre liriche ed ancora con il mio libro Oltre le apparenze.

Il libro ha ricevuto un diploma di merito.

Con la sezione in vernacolo L’onuri (l’onore) ho ricevuto una menzione speciale. Con quella in italiano La mia vita, invece una menzione d’onore.

Con la sezione Haiku, prima volta, ho ricevuto un premio Keramos

Sono una goccia sperduta in un mare che mi dondola. Soltanto una semplice goccia, che vive la sua libertà.

Due giorni fa sempre ad un concorso di Fiore Sansalone, mi sono classificata al quinto posto con la lirica in vernacolo A rosa niura ( la rosa nera). Ed una menzione d’onore con la lirica in italiano Il dolore dell’anima. Non è stato facile, perchè eravamo in concorso 378 poeti, ma credo di essere stata davvero brava ad arrivare in quelle posizioni.

Ho ancora due concorsi aperti, uno di Luigi Bulla, via, vita est, un corcorso dove parteciperò personalmente alla premiazione a Catania, per i miei cinquant’anni mi son fatta questo regalo, spero sia una bella emozione da tenere per sempre nella mente.

Laltro concorso sarà a fine ottobre, ma non mi aspetto mai nulla, mi piacciono le sorprese, A breve metterò la lirica anche al concorso del Parnaso.

Quali sono i tuoi autori preferiti e come vedi il presente ed il futuro della cultura nel nostro paese?.

Beh non ho autori preferiti, ho letto i lbri di Oriana Fallaci, mi è sempre piaciuta nel suo modo di  scrivere. Amo Alda Merini, grande poetessa, complessa, triste, in ogni poesia c’è sofferenza, solo un poeta può capire davvero il dolore che metteva quando le scriveva. Ed amo la grande Anna Magnani, forte personaggio televisivo, ma fragile nella vita privata.

Mia grande musa ispiratrice. Da quando scrivo leggo poco, il tempo a mia disposizione è davvero poco, per ciò preferisco scrivere.

Il futuro lo vedo male davvero, tanti problemi. Il mondo è internet, tutti ormai ne facciamo parte, ed anche io. Visto che i comuni non organizzano le presentazioni, io per farmi conoscere ho aperto due pagine su Facebook, oltre al mio profilo. Due pagine intanto come passatempo, ma spero un giorno di poter lavorare guadagnando anche il pane per i miei figli.

Una pagina si chiama come il mio libro OLTRE LE APPARENZE.

Qui io metto tutto ciò che è poesia, citazioni, aforismi ed altro, anche video di animali, loro sono i benvenuti sulle mie pagine.

L’altra pagina OLTRE L’INDECENZA, nata proprio per la satira, ma è una specie di giornale, notizie che trovo sui social, filmati di animali ed altro.

Due pagine completamente diverse tra loro, ma che entrambe piacciono.

Per quanto riguarda la cultura, mi spiace dirlo, ma al sud tutto è diverso, si organizzano eventi culturali, le sale sono strapiene di gente. Così dovrebbe essere anche qua al nord, ma la gente è presente solo se deve andare a mangiare alle feste del campo sportivo oppure in oratorio.

Ecco fanno il pieno di cibo e non di cultura.

Peccato, vedere sprecata una presentazione per l’assenza della gente.

Stai già scrivendo un tuo prossimo libro e nel caso c’è ne vuoi parlare?

Si sto scrivendo il prossimo libro, anzi è già in stampa, spero prima di Natale sia pronto, perchè potrà essere sicuramente un bel regalo di Natale.

Ma ne riparleremo quando sarà nelle mie mani.

Ancora un libro di poesie, una bella raccolta. Sono novanta in lingua italiana e dodici in vernacolo. Il vernacolo è parte di me, non posso mai escluderlo, anzi sto imparando con un traduttore per migliorare a scrivere le parole in dialetto.

Programmi per il futuro?

Faccio tanti errori di ortografia quando scrivo, chiedo scusa, cercherò di migliorare per il futuro.

Come prima cosa per il futuro, fare avere i miei libri a Palermo, nella mia città natale, perchè non è possibile fare presentazioni in questo nord.

Si prendono il libro tanti comuni, ma nessuna telefonata, ne invito da parte loro, ed allora riparto da dove ho lasciato, cioè dalla mia terra, sperando un giorno di poter girare tutta la Sicilia ed essere apprezzata come persona e come poetessa, questo paese dove vivo non esisto io, strano ma non mi vedono.

Ho scritto più di 50 favole, oltre alle filastrocche, quasi 500 poesie, tante haiku ed altro.

Intanto sto finendo di scrivere un romanzo ambientato nella mia terra, spero di finirlo prima di Natale, farlo correggere per  poi presentarlo ad un concorso. Intanto ho scritto anche cinque canzoni, chissà !

La poesia non da pane, ma a me invece è proprio il pane che mi serve, ho due figli da mantenere, tutto quello che faccio lo faccio per loro e spero un giorno possano raccogliere i frutti di quello che oggi sto seminando.

I miei libri sono ancora in vendita, basta cercare il nome dell’autore con il titolo del libro..

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