Lia Tommi legge un brano del romanzo “La violinista” di Piero Milanese

Alla biblioteca civica di Alessandria, nell’ambito degli incontri “Letture in biblioteca”, a cura dell’associazione LiberaMente è stato presentato il libro di Piero Milanese ” La violinista”, una storia d’amore e di guerra nella Val D’Ossola, hanno dialogato con l’autore il professor Pier Luigi Cavalchini e Fabrizio Priano, presidente dell’associazione stessa. Letture a cura di Lia Tommi e Cristina Saracano.

video: https://youtu.be/_O8dMwtpeT8

La violinista di Piero Milanese copia

Trama del libro “La Violinista”

“La violinista”

Conclusa la trilogia sugli anni ‘60’70, l’autore prosegue la riflessione sul Novecento spostando l’attenzione su uno dei periodi più drammatici del nostro recente passato, la Guerra di Liberazione o Resistenza, da lui ritenuto evento formativo fondamentale, pur se non direttamente vissuto, per quelli della sua generazione.

L’esperienza delle Repubbliche Partigiane sorte nell’Italia del Nord durante l’estateautunno del 1944, da cui il libro trae spunto, suscitò speranze (e illusioni) per una fine del conflitto ritenuta prossima tanto dai combattenti delle montagne quanto dalla popolazione stremata da quattro lunghi anni di guerra.

Nell’Ossola appena liberata, Nevio, un partigiano ferito, viene lasciato dai compagni alle cure delle suore di un piccolo borgo sui monti dell’alto Verbano. Alle religiose e al medico del paese, il ragazzo racconta le proprie vicissitudini di combattente. A loro confida inoltre la pena dovuta al mancato incontro con Orsola, una musicista cannobiese di cui è innamorato, non più rivista dall’estate ’43 a seguito dei tragici fatti avvenuti in quei mesi (caduta di Mussolini e armistizio dell’8 settembre). Sullo sfondo delle gloriose giornate della Repubblica Partigiana dell’Ossola, Nevio potrà poi ritrovare la ragazza, e rivivere con lei il tenero rapporto di due adolescenti maturati in fretta grazie alle terribili esperienze della guerra.

Nel romanzo scritto in sintonia con avvenimenti storici realmente accaduti, i personaggi della trama hanno perciò modo di rapportarsi e interagire anche con i reali protagonisti di quelle vicende.
Il libro evidenzia inoltre l’apporto di solidarietà e aiuto forniti alla causa dei combattenti dalla cosiddetta Resistenza disarmata, quell’insieme di migliaia di persone inermi (operai, contadini, donne, vecchi, bambini, preti e suore) la cui collaborazione risultò fondamentale per lo sviluppo e il successo della lotta di liberazione.

Un romanzo di amore e di guerra ambientato nella Valle d’Ossola nell’autunno nel 1944, quando quel lembo di terra tra Piemonte e Svizzera divenne il primo territorio libero governato dagli insorti. La violinista è una storia, appunto, anche d’amore. Un partigiano ha una relazione, seria, con una giovane musicista proveniente da una famiglia “fascista”. Il pubblico e il privato si intrecciano dando vita ad una vicenda che mescola la grande Storia con la piccola realtà quotidiana. La passione, il desiderio, la paura, la morte.

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